È ora, nell’era del trumpismo, di alimentare l’indipendenza digitale europea. Stiamo organizzando la prima Conferenza italiana sull’Indipendenza Digitale il 27 maggio 2025 a Roma.
Oggi l’Unione europea dipende per l’80% da tecnologie di Paesi terzi. Questo lock-in comporta rischi significativi:
- riduce la capacità dell’Ue e dei singoli Stati di agire strategicamente a livello tecnologico
- diminuisce la sua competitività economica
- impedisce la crescita di aziende tech europee (ostacolate anche dall’iper-regolamentazione europea)
- rende vulnerabili i suoi dati sensibili, per esempio a causa della legge statunitense sulla sorveglianza dell’intelligence esterna (Foreign Intelligence Surveillance Act – FISA) e del Cloud Act.
La FISA consente alle agenzie di intelligence di accedere ai dati delle aziende tecnologiche statunitensi. Mentre il Cloud Act permette invece alle autorità statunitensi di accedere ai dati il cui hosting è effettuato da aziende statunitensi, anche se tali dati sono fisicamente conservati al di fuori degli Stati Uniti.
È ora, nell’era del trumpismo, di alimentare l’indipendenza digitale europea.
Punta a questo obiettivo l’iniziativa “Indipendenza Digitale” di Key4biz, giornale specializzato da oltre 20 anni sull’innovazione tecnologica e sulla cultura del futuro, in collaborazione con ReD OPEN, spin-off dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. All’interno del progetto, stiamo organizzando la prima Conferenza italiana sull’Indipendenza Digitale il 27 maggio 2025 a Roma. L’Indipendenza digitale emergerà come un imperativo strategico, politico ed economico.